ANTIPASTO DI CARCIOFI FRITTI

Un’antica ricetta pugliese di marchio salentino. Ve la propongo perché non si perdano i valori di una cucina elaborata da massaie che sapevano come soddisfare il palato di mariti e figli, spesso tanti (figli) anche quando la povertà incombeva. Ricette popolane che conservano ancora il gusto antico.

LA RICETTA

  • INGREDIENTI:
  • Carciofi (quanti ve ne servono)
  • Acqua e limone (giusto dosaggio in base ai carciofi)
  • Farina 00 (valutate quanta ne serve per infarinarli tutti)
  • 3-4 Uova intere (dovete bagnarli tutti, per cui regolatevi)
  • Sale (non sarò io a dirvi quanto ne serve)
  • Olio (di solito la frittura ha bisogno di olio sufficiente a coprire il parte il carciofo)Preparare dei carciofi avendo cura di togliere tutte le foglie più dure e fibrose e di prenderne il cuore, tagliarli in 4 pezzi e metterli in acqua e limone affinché non diventino subito scuri.
    In una ciotola preparare delle uova intere sbattute, 3 o 4 a seconda del quantitativo di carciofi.
    In un’altra ciotola preparare la farina.
    Tirare fuori i carciofi dall’acqua e asciugarli ben bene in carta assorbente.
    Ora passare i carciofi prima nella farina, poi nelle uova sbattute e infine metterli nell’olio bollente e lasciare cucinare per 4 o 5 minuti.
    Tirarli fuori, metterli su carta assorbente e poi salarli.

Beh, è una ricetta antica, ma in antichità non si usava la carta assorbente. Accettiamo però un po’ di modernità… e che diamine!

A proposito, guardate che gli attori i musicisti e gli artisti in genere devono nutrirsi bene e con gusto, altrimenti le scene e la musica perdono quelle caratteristiche di vivacità, di toni aggraziati e forti. Così accontentate il vostro pubblico. per questa ragione, periodicamente vi proporrò sempre nuove ricette in onore all’arte culinaria. Ve lo meritate.

Ah, mi raccomando, anche i pittori ne possono trarre vantaggio, perché le loro opere saranno ancora più colorite.

 

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Di Gianni Nachira

E' presto detto: Da lavoratore, una volta raggiunta la pensione, sono riuscito a prendere in mano il sacco dove per anni sono state rinchiuse le mie passioni in campo artistico. Non è stato facile, perché l'età e l'impossibilità di farlo a tempo debito hanno parlato chiaro: "NON PUOI". Al ché io ho risposto: "Ma davvero?" Allora mi sono cimentato a fare teatro, a fare musica. FARE, CREARE, senza mollare e nonostante le difficoltà che la vita ancora oggi mi pone ad ostacolo, proseguo imperterrito sfidando il fato che da quasi sessant'anni mi assegna una sorte avversa. In questo mio sito ho messo insieme una parte di me e continuerò a farlo perché rimanga traccia di una storia di vita forse banale, ma comune a molti.

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