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Eppure è amore credimi
Quante volte il dubbio; quante volte l’incertezza di essere amati; quante volte amori persi per delle banalità; quante volte il pentimento per essere stati leggeri, o indifferenti, o menefreghisti e non avere apprezzato il sentimento altrui.
Non c’è giustificazione, né parola che possa negarlo e, senza parole, la musica si fa presente; pensa, dice. Lo dice con le note di una musica scritta come su di un pezzo di carta. Sentirla vuol dire rileggere quelle parole mai dette, riconoscere quel sentimento mai espresso, confessare l’amore mai dichiarato, abbandonarsi a nuove brezze, stringere un corpo mai cercato, baciare le labbra finalmente vicine.
Forse è poesia questa musica che s’espande. Li puoi sentire i versi che proclama? Essi vanno, liberi, senza catene; sono per te che cerchi l’amore, quello che ancora non sai riconoscere, quel non so che… che t’assale da un po. È qualcosa, una forza che non sai definire, un bisogno che sai d’avere ma che non sai distinguere.
Tu me lo chiedi che sia il tuo “qualcosa”; io ti rispondo: Eppure è amore.
(Branno musicale di Gianni Nachira -copyright SIAE)
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