SATIRICHELLALLEGRA POLITICANTE
MA CHE POLITICA E’ QUESTA
Ciao ragazzi. Come va? Vi state divertendo in questo lungo tempo di disarmonie politiche?
Io no. Anzi, a dire il vero si. Mi diverte sentire suonare le campane stonate di ci Salvi…ni, di Di Miao, del Berlusca e… Ma Renzi…no, che fine ha fatto? Tace? Ma perché tace?
Mah… proprio lui che quando apriva bocca gli restava sempre aperta. E adesso? Chi gliel’ha tamponata? Chi l’ha ammutolito? Menomale, menomale che c’è già pronto il vecchio governo a prendere le redini di questa biga italiana.
E pensare che doveva finalmente andare a riposarsi. Invece, c’è il rischio che il Gentil..onissimo ci debba ancora bacchettare per bene prima di cedere il posto al fututo governo. Si, prorio futuro, perché a dire il vero come possono cinquestelle illuminare una lega?
Che poi, che lega sarà mai? Una lega è una combinazione, sia in soluzione o in miscela, di due o di più elementi, di cui almeno uno è un metallo e dove il materiale risultante ha proprietà metalliche differenti da quelle dei relativi componenti. perché dunque la lega si chiama Lega?
Ah, ho capito, è elementare, non ci avevo pensato proprio. Si chiama lega perché nel DNA c’è proprio il principio fondente tra loro e gli altri, chiunque essi siano. Ma questa volta non ha funzionato. Mi sa che il PD è più propenso a lega…re con i cinquestellati.
Che poi questi hanno più stelle loro dei nostri generali dell’esercito. Non è che se va a governare Grillo ci ritroviamo con un colpo di stato senza colpo ferire?
Evviva la satira. Peccato che non c’è più gusto a fare satira politica, perché essa stessa fa satira per conto suo e ha tolto il lavoro anche ai comici che di satira se ne intendevano. Oggi i politici al loro confronto sono i reucci della comicità. Che fregatura però.
Si, ma a me cosa importa? Io la satira me la gioco anche con le canzoni. Senti questa, senti: POLITIKAVALENTE (Goditelo sto video e sta canzone mia), è una satirichellallegra politicante
Ti è piaciuto? Ma si, dai, finalmente un po’ di coerenza. Ero stufo del vecchio guardaroba politico. Cambio tutto, E pensare che prima li chiamavo tutti con il loro appellativo: Onorevole, Senatore, Presidente, Professore, Direttore…
Mo invece li chiamo tutti con il loro nome, simpaticamente, familiarmente, amichevolmente e mo, cordialmente… “li manno tutti a quer paese, er paese de li buratini”.
Vaffannapoli, ma ‘ndo sta sto Paese?
Eh, se lo sapessi ci andrei anch’io. Eppure non dev’essere lontano. Mo chiedo a qualcuno:
Scusiii, signore scusi, ‘ndo sta er paese de li buratini? Prego? -mi risponde-; er paese de li buratini, che? nun lo conosce?
“Ma vaffannapoli” m’ha risposto.
Che maleducato. Anvedi sto burino. Per me quello non sa neppure chi è Meneghino.
Satirichellallegra politicante