Il buio nella notte
IL BUIO DELLA NOTTE

ED E’ SUBITO SERA (di Salvatore quasimodo)

Ognuno sta sul cuor della terra,
trafitto da un raggio di sole

IL BUIO NELLA NOTTE (di Giovanni Nachira)

IL BUIO NELLA NOTTE
Illuminati da un bagliore,
non è il sole, non è la luna.
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Il buio nella notte
Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo, il celebratissimo Poeta italiano, con il suo ermetismo ha fatto parlare di sé studiosi e critici e molte delle sue opere, giusto per renderle comprensibili, le hanno parafrasate dando loro una chiave di lettura pregna di personalismi.
Nulla da eccepire, ovviamente, perché spesso il senso critico ci azzecca, ma a volte se ne sminuisce il valore intrinseco che il Poeta, sapientemente, ha chiuso nei suoi versi.
Al di là di questo preambolo, cito qui “ED E’ SUBITO SERA”, la sua brevissima poesia, credo la più breve che tra i Poeti del Novecento sia mai stata scritta.
Oggi però, in questo nostro ventunesimo secolo, la poesia non ha più il sapore mistico del passato e il gusto letterario ha subito una transumanza verso l’effimero pensiero, di transizione; peccato che non si sappia quali future sponde solcherà.
Ma io sono qui, in questo tempo ambiguo e mi cimento a restare saldamente legato alle teorie di un cuore aperto, che suggerisce alla mia mente di scrivere, come Quasimodo, versi apparentemente chiusi al significato; ovvero aperti a possibili e diverse interpretazioni.

IL BUIO DELLA NOTTE

Breve la mia poesia “IL BUIO DELLA NOTTE”, quanto “ED E’ SUBITO SERA.” In entrambe le poesie il titolo è formato da sette sillabe. Quasimodo scrive due versi, entrambi decasillabi. La mia poesia è composta da due versi, entrambi decasillabi. Ermetica l’una, altrettanto ermetica l’altra.
Dicono la stessa cosa? Non spetta a me né critica né interpretazione. Piuttosto, rilevo che tra i due componimenti poetici c’è un divario di ben 81 anni: Altra epoca, altri tempi insomma. Dunque?
Ecco, noi poeti del ventunesimo secolo forse siamo destinati ad essere i custodi di un sentimento ad essenza pura; sentimento che i tempi moderni stanno facendo passare in second’ordine. Tuttavia, personalmente, mi diletto ostinatamente a dare corpo al mio pensiero poetico ignorando i vincoli della modernità e pianto sul mio cammino letterario numerosi paletti, a difesa del mio orientamento culturale, nonché morale. 
Morale? cosa centra la morale? Qualcuno potrebbe chiedersi. Allora scarto ogni dubbio a difesa di un principio fondante che nessuno dovrebbe perdere di vista. Morale significa avere coscienza di una spiritualità d’ordine positivo, cioè in antitesi al concetto del male, nella consapevolezza dei suoi effetti deleteri in ogni ambito vitale della razza umana.
Il buio nella notte
Giovanni Nachira

IL POETA

Mi considero un poeta e non per vanto, bensì perché in realtà ho scritto e pubblicato tre volumi di poesie e un quarto volume è in via di preparazione. Insomma, sto parlando di oltre 450 liriche poetiche, nel significato più vero della definizione, poiché attraverso con i miei scritti epoche lontane, vicissitudini umane, fondati sulla base del sentimento che mi induce a tanto.
Nessuno mi conosce, però, considerando il fatto che ai giorni nostri è cambiato il metodo di valutazione delle opere degli autori; oggi le fila le conducono i “media”, le case editrici difficilmente prendono in considerazione il poeta: “Non c’è mercato” sostengono; puntano invece su scrittori, romanzieri o comunque su personaggi noti, nei diversi ambiti: artistic, politico, calcistico, scientifico e così via che, in virtù della loro fama, sono graditi dalle case editrici anche se propongono poesia.
Tornando alla mia in questo contesto, metto qui la seconda poesia più breve che mai poeta abbia scritto dopo “Ed è subito sera”. L’ho composta in un attimo esattamente il 14 Ottobre 2023. Dopo averla composta mi è sorto il dubbio, giacché ritenevo fosse più breve della più famosa composta da Salvatore Quasimodo. Con mia sorpresa, ho notato che entrambe si equivalgono, come ho dichiarato in uno dei paragrafi precedenti.
Ecco la poesia:
 
IL BUIO NELLA NOTTE
Illuminati da un bagliore,
non è il sole, non è la luna.
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Il buio nella notte
17/10/2023

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Di Gianni Nachira

E' presto detto: Da lavoratore, una volta raggiunta la pensione, sono riuscito a prendere in mano il sacco dove per anni sono state rinchiuse le mie passioni in campo artistico. Non è stato facile, perché l'età e l'impossibilità di farlo a tempo debito hanno parlato chiaro: "NON PUOI". Al ché io ho risposto: "Ma davvero?" Allora mi sono cimentato a fare teatro, a fare musica. FARE, CREARE, senza mollare e nonostante le difficoltà che la vita ancora oggi mi pone ad ostacolo, proseguo imperterrito sfidando il fato che da quasi sessant'anni mi assegna una sorte avversa. In questo mio sito ho messo insieme una parte di me e continuerò a farlo perché rimanga traccia di una storia di vita forse banale, ma comune a molti.

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