DETTI E MASSIME DI GIANNI NACHIRA
Questa raccolta di “detti e massime di Gianni Nachira” è il risultato di una conservazione, per memoria, di quanto ho meditato negli anni, trascorsi alla ricerca di me stesso, sperduto in valli oscure dove infine mi sono ritrovato, consapevole di non aver vissuto come avrei voluto.
- Sono diventato uomo soffocando l’artista che viveva in me.
- Il tempo che avanza invecchia la gente, la matura o forse no. Avanzano i giovani con le loro idee… o con quelle dei vecchi.
- DENTRO LE RIGHE si nascondono significati che le parole non dicono.
- Con quali occhi vuoi leggere?
- Tra alti e bassi tu che sei intermedio te li pappi tutti
- Un uomo onesto è probo sino in fondo, cascasse pure il mondo. Chi ne conosce uno, dirà che costui è nessuno.
- Basta che uno sia famoso e può dire balle credibili. Uno dice cose sensate e nisba.
- Chiudo gli occhi per non sentire.
- L’incoerenza si fa coerente laddove la coerenza è carente.
- Il valore di un cantante non si discute. E una canzone brutta non lo squalifica
- Io sono laureato in “EBETOLOGIA”. Chi l’ha detto? Un certo Benigni. Mah, sembra strano, per me ha una laurea in “SCALTROLOGIA”.
- Il Cantico dei Cantici dissacrato da Benigni. Lo ha spogliato della spiritualità, umanizzandolo sino al massimo della volgarità.
- DOMANDA: Gli amici che non chiedono l’amicizia sono veri amici?
- Se fossi un attore, reciterei; Se fossi un cantante canterei; Sono un poeta, dunque, recito e canto
- LE CANZONI sono poesia che nasce dal cuore di chi le scrive
- Salviamo l’infanzia.
- Fossi uomo saprei cosa fare, ma sono un bambino, lasciatemi stare
- Non pensate che chi decide di fare l’artista stia pensando al suo futuro? Cantare non è un gioco. E’ passione e anche lavoro
- I figli di papà hanno l’avvenire assicurato. Tu sei figlio di tuo padre… Niente avvenire
L’EGO SUM DELL’UMANA DISUMANITÀ
Chi esclude dal proprio “circolo” autentici amanti del teatro, della musica e dell’Arte in genere, è soltanto gente che dell’egocentrismo ne ha fatto un cavallo di battaglia.
Non si può accettare che “uno” o un “gruppo ristretto” possa ricondurre e subordinare al proprio “IO” le realtà entro cui sussistono altri valori.
E’ errato, perché manifesta/no insieme, costui/costoro, solipsismo, egotismo, egoismo, venendo meno alle primordiali norme dell’accettazione dell’altrui persona e delle peculiarità in essa persona insite.
Significa auto-dichiararsi “solo/i eletto/i all’essere e all’avere”; significa volersi circondare di sole persone che si assoggettino al loro pensiero e al loro sapere, senza rendersi conto che, così dicendo, conduce/ono sé stessi al fallimento, sia sotto il profilo umano che professionale.
Questo accade e questo io denuncio, almeno per quanto concerne il luogo in cui sto.
Un paese muore sotto la sferza delle beghe. Quale alternativa?
Domanda ostica… L’alternativa non esiste.
Si faccia tutto EX NOVO
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Quando la coscienza ordina, l’essere ubbidisce… e non fa politica per non compromettere la sua dignità. Scripta hermetica.
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SI’ MA QUESTA E’ LA VITA
Non esiste essere al mondo che non abbia una storia, che non l’abbia vissuta, qualunque essa sia, in un frammisto di gioia e dolore, di ricordi e rimpianti, di vita grama o in ricchezza, di amori e rancori, di guerre e di pace… di tragedie.
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Meditare il male? Inconcepibile. Meditare vendetta? Ammissibile.
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Nella vita non mi pento mai del bene che faccio e non odio chi mi ricambia con il male. Un paio di cazzotti ben dati e finisce lì.
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Quando si dice “Società”, spesso non si capisce che è fatta da chi ti vive accanto. Ne consegue che… a voi le esplicazioni.
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Spesso faccio esperimenti per testare, capisco, ma rifaccio gli esperimenti. Sono un testardo o un illuso?
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Se il mondo finisse in casa tua dovresti lasciare ogni speranza; Invece no, il mondo è un po’ più grande, meno male.
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AI POVERI L’ARDUA SENTENZA… Già! E’ ora che la politica corrotta sia processata dai poveri e condannata a pagarne la giusta pena.
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Ci sono luoghi dove il fallo supera del 100% la virtù. Lì, rispetto e considerazione non si sa che siano.
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IL SAGGIO POPOLANO DICE:
Qualche volte abbiamo voglie a dire consiglio giusti ai assordati, ma però non scoltano ne meno se li urli.
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Negli anni ’60 gli anziani impazzivano per la musica dei giovani e li trovavi in piazza ai loro concerti.
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Sei un ingenuo? Non diventare furbo, ma impara la saggezza.
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Se un giorno felice qualcuno dovesse prenderti in considerazione, in un istante gli infelici anni svanirebbero nel nulla.
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Ignorare è umano, disprezzare è disumano, apprezzare è eccelso. Giusto?
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OK, da grande farò il cantautore.
Me lo chiesero il secolo scorso e oggi finalmente ho preso la mia decisione.
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Il tempo, si sa, guarisce tutto, però impiega troppo tempo. Non si potrebbe ridurne la durata?
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Ripetiamo gli errori del passato, almeno evitiamo di progredire culturalmente.
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Posso perdonare il furto di una mela, ma quello di una vita no, quello no! L’inferno apra le sue porte a te.
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DEMOCRAZIA: Un sostantivo privato di concretezza e di significato, volgarizzato e ridicolizzato.
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Le forze politiche nascenti sono costole della vecchia politica morente. Nulla di nuovo all’orizzonte.
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Fallo di mente & Fallo di cuore: I più micidiali per distruggersi la vita
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Se partecipo a un convegno dico quello che penso, non ciò che volete che io dica. Ragione per cui non partecipo.
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IO, LA SOCIETÀ E LA POLITICA
Sono stato attento, sempre, nel fare delle mie convinzioni una teoria ammissibile, in netto contrasto con l’etica fasulla, tanto curata un po’ da tutti, in quanto coinvolti in storie di politica di favore. Sono un po’ anticonformista, di quelli che mirano a curare una società malata che mostra dI sé il vizio della corruzione.
Sono pure un anarchico, dal momento che norme e regole di vita così come sono dettate, non si adattano alla mia natura di essere pensante e libero. Il mio concetto di libertà prevede di per sé atteggiamenti non lesivi verso chicchessia, comprende il rispetto, concepisce la dignità, il moralismo, principi etici autentici.
Tutte le virtù su-elencate, sole, basterebbero a fare degli umani persone coerenti e concrete. Invece costoro aborrono il ben fare e si prodigano per dimostrare quanto sia più conveniente conformarsi a quella che io definisco “inciviltà”.
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Vivi il mio pensiero positivo
Quando il tempo avrà raggiunto te e le tue aspettative nel tentativo di fermarti, ostinatamente tu, non te ne curare e vai avanti affrettando il passo. Riguadagnerai così la distanza di sicurezza e potrai raggiungere indisturbato altre e nuove mete ambite.
(Detti e massime di Gianni Nachira)