LE IMMAGINI DELLA POESIA

Non ho mai capito quale e dove sia il confine tra poesia e musica. Neppure ho trovato mai risposta se essa musica con i suoi ritmi detti i versi della poesia o, piuttosto non sia la poesia che dà suono e ritmo alla musica.

Le dissonanze però, sono il “rumore quotidiano della vita”; Sono le grida del dolore della gente che soffre; Sono il dissapore nei rapporti che si instaurano.

La solitudine, il silenzio, la tristezza, l’amaritudine, lo sgomento, l’odio, l’amore, la morte sono tutte componenti della dissonanza, quasi che l’artefice della vita abbia commesso errori. Poi, lieve, il suono di una chitarra, le sue note…

 

LE IMMAGINI DELLA POESIA

Il lungo viaggio della vita è un binario che si conduce parallelo a quello dell’amore.

Ecco, l’Amore nasce tra lui e lei, non può essere diversamente, perché sarebbe come rompere un incantesimo che la natura ha reso insito nella specie umana se così non fosse.

Ci sono occhi che si compenetrano, respiri di vita che si fondono, braccia che si schiudono. I sensi si frammistano come fosse osmosi che accade e crea l’unione perfetta.

Lui non spende molte parole… non servono; Neppure lei pronuncia parole altre.

T’amo -dice lui-; T’amo -sussurra lei-.

 

LE IMMAGINI DELLA POESIA

Il mio re è un suono canterino. Non c’è strumento capace di imitarlo; Non c’è orecchio in grado di sentirlo, né cuore che sappia apprezzarlo.

Interpretare il Re significa vivere tutti i risvolti che la vita riserba. Non è facile allora riprodurre la favolosa nota, altrimenti avremmo avuto tra noi uomini eletti, donne chiamate a vita e avremmo potuto sentire proprio da loro l’interpretazione del Re.

A volte il miracolo si compie tra gli esseri umani e forse, la pelle di qualche corpo nudo potrà vestirsi di note disegnate con l’amore.

 

 

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Di Gianni Nachira

E' presto detto: Da lavoratore, una volta raggiunta la pensione, sono riuscito a prendere in mano il sacco dove per anni sono state rinchiuse le mie passioni in campo artistico. Non è stato facile, perché l'età e l'impossibilità di farlo a tempo debito hanno parlato chiaro: "NON PUOI". Al ché io ho risposto: "Ma davvero?" Allora mi sono cimentato a fare teatro, a fare musica. FARE, CREARE, senza mollare e nonostante le difficoltà che la vita ancora oggi mi pone ad ostacolo, proseguo imperterrito sfidando il fato che da quasi sessant'anni mi assegna una sorte avversa. In questo mio sito ho messo insieme una parte di me e continuerò a farlo perché rimanga traccia di una storia di vita forse banale, ma comune a molti.

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