covid 19 il flagello vigliacco

COVID 19 IL FLAGELLO VIGLIACCO

COVID 19 flagello vigliacco*** Colpito negativamente dal triste evento di questo COVID 19, il flagello vigliacco -come l’ho definito- mi sono chiuso per un momento, in una profonda meditazione e mi sono inoltrato anche verso i sentieri delle infinite bufale popolari in circolazione nel web, traendone il buon consiglio di non dar peso e attendere.

Che cosa? Attendere lo svolgersi del dramma, sino al punto di conoscere in maniera ufficiale quali siano state realmente le cause di un simile flagello. Non ho comunque sottovalutato quanto di fatto potrebbe corrispondere a verità, ma è presto per non definirle “illazioni”.

In una simile attesa, estromettendomi fisicamente da possibili contagi seguendo norme igieniche volontarie e imposizioni -giuste- di segregazione parziale in casa, ho cercato di mettere a frutto il mio estro poetico, nonché musicale, per lasciarmi andare nella composizione di un brano dal bivalente senso poetico-musicale.

MATTANZA

COVID 19 flagello vigliaccoQuesto non meglio definibile COVID 19, flagello vigliacco, l’ho voluto celebrare mettendo insieme il personale dolore per l’umanità dolente (e questo è un mio modo di guardare la gente, i popoli, qualunque sia l’etnia di appartenenza), considerando le lacrime di chi resta per i cari che il flagello ha portato via; Guardando le colonne funebri dei mezzi militari che trasportano le salme verso i luoghi dell’incenerimento, pensando anche al diverso scopo degli eccidi hitleriani che la shoah ci porta alla memoria. 

I FORNI CREMATORI

Si, i forni crematori questa volta si sono accesi per pietà e non per diaboliche voglie di eccidio. E’ questa la ragione che mi ha imposto di scrivere questo testo poetico:

COVID 19 il flagello vigliacco

SPIEGAZIONE

Il gelo è il terrore che la gente percepisce per ciò che sta accadendo;

L’eroe latino raffigura gli operatori sanitari che si prodigano per i malati, mettendo a rischio la propria incolumità; Per il loro merito si spezza una lancia. 

La Rosa portata lontano è la salma del defunto cremata  che il vento porta via e che non può neppure essere vista dai parenti.

La trincea è il luogo della segregazione della gente, che da lì non  può esprimere i sentimenti d’amore per il caro estinto o celebrare il suo funerale. La mattanza nel senso di strage, di massacro e raccolta dei cadaveri.

Dio è sordo alle preghiere dei malati che poi muoiono e neppure quelle di chi rimane in vita che giustamente si chiede: “Perché”. Anche se Dio dovesse rispondere, resterebbe indifferente.

Chi può inseguire il vento e raggiungerlo? Quel vento che disperde ciò che resta dei corpi bruciati (polveri amate) che prima erano rinchiuse nelle bare (in arcani). Non so se in realtà le ceneri dove siano state conservate, però mi fa pena non pensare a un rito funebre decente che narra: “Polvere alla polvere”. Che rimane a chi resta in vita? Il dolore, che come l’amore, s’affievolisce per poi ritornare ad esser fuoco che brucia in petto.

La fiumana assassina è il COVID 19 il flagello vigliacco, che si è spinto in molti Paesi entrando nelle case (tane) della gente. Vigliaccamente, creando panico e morte, riesce a cambiare il destino di molti.

IL DESTINO DEI POPOLI

Siamo un po’ tutti coinvolti in un sistema di governo mondiale di cui non conosciamo quale sia realmente il fine che si è prefisso. Intuibile, però, siccome la popolazione mondiale è di otto miliardi di persone circa: Troppe. Una società ingestibile? Allora occorre pensare che dall’alto della piramide, si gioisce se essa viene decimata, poiché determina un abbattimento della spesa pubblica per il sostentamento dei derelitti, dei disoccupati, dei pensionati che gravano sulle casse degli istituti pensionistici di tutti i Paesi.

TORNO ALLA CANZONE MATTANZA

COVID 19 IL FLAGELLO VIGLIACCO, non ci fai paura. Noi ti combattiamo, perché devi sapere che al mondo ci sono uomini e donne di valore che lottano per il bene dell’umanità e, l’umanità tu non la puoi corrompere tutta.

QUI IL VIDEO MATTANZA

 

covid 19 il flagello vigliacco

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Di Gianni Nachira

E' presto detto: Da lavoratore, una volta raggiunta la pensione, sono riuscito a prendere in mano il sacco dove per anni sono state rinchiuse le mie passioni in campo artistico. Non è stato facile, perché l'età e l'impossibilità di farlo a tempo debito hanno parlato chiaro: "NON PUOI". Al ché io ho risposto: "Ma davvero?" Allora mi sono cimentato a fare teatro, a fare musica. FARE, CREARE, senza mollare e nonostante le difficoltà che la vita ancora oggi mi pone ad ostacolo, proseguo imperterrito sfidando il fato che da quasi sessant'anni mi assegna una sorte avversa. In questo mio sito ho messo insieme una parte di me e continuerò a farlo perché rimanga traccia di una storia di vita forse banale, ma comune a molti.

2 pensiero su “COVID 19 IL FLAGELLO VIGLIACCO”
  1. Ciao. Ho impiegato un po’ per capire la poesia/canzone. L’ho ascoltata più volte ed ho scoperto quanto sia profonda. La canzone, con la sua musicalità, merita molta più visibilità e consenso.

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