nero amaro

MARE SCURO NERO AMARO

***Ci sono storie che vanno raccontate, come questa: Mare scuro nero amaro. Storie di paese, il cui senso e chiuso in un rapporto difficile tra un lui e una lei.

Questa volta, però, lui è un uomo maturo, cioè di una certa età. Si è innamorato di una… che non si può definire donna ancora, poiché ha 17 anni.

Anche lei, subendo il fascino di lui, che supera il concetto di mera attrazione, concepisce nel suo intimo il desiderio di farsi sedurre, però non lo attua.

Lui, dall’alto della sua maturità e consapevole di non poter accettare per un proprio principio di coinvolgere nel suo innamoramento una ragazza di ben venticinque anni più piccola -e per giunta minorenne-, fa di tutto per ignorare quel sentimento che peraltro, entrambi nutrono… e lo sanno.

UNA DICHIARAZIONE MANCATA

Nero amaroIn fondo, incontrarsi e dichiararsi sarebbe la cosa più giusta da farsi, invece no; Lui va a parlare con un uomo che la sa lunga sulle vicende dell’esistenza umana. Costui ascolta, in silenzio, vede lacrime che solcano il viso dell’uomo, percepisce il suo dolore, coglie la profondità di un sentimento che fa sudare sangue dai pori della pelle di lui, nerboruto, che al sol vederlo incuterebbe timore, mentre è tutt’altro, è una persona affabile e gentile.

E’ uno sfogo il suo, sa pure che l’uomo non avrebbe interferito, che non gli avrebbe fornito la soluzione, né con parole, né con fatti, né per magia.

Dopo due ore di silenzi, di lacrime, di sofferte prese di coscienza, l’innamorato esordisce:

Vado via.

IL PROPOSITO

Nero amaroL’affermazione è un fermo proposito meditato, ragionato tra sé e sé davanti a un saggio, che è testimone di un amore considerato impossibile, in una visione di un invalicabile mare oscuro nero amaro, confine tra passione e ragione, tra sentimento di gioia e rinuncia incondizionata per imposto di coscienza.

Si alza da una seggiola l’uomo, si volta, saluta il saggio con aria da vincitore, portando con sé la pesante sacca del desiderio. Sa che fare adesso e va verso il mare, quel mare oscuro nero amaro. Lì svuoterà il sacco nel quale ha riposto i pro e i contro di una storia d’amore mai nata e dunque mai finita.

L’uomo svanisce, si incammina verso altri luoghi, per dimenticare, per cancellare l’amore per una ragazzina.

IL RITORNO

Prima o poi sarebbe tornato. Questo è stato a suo tempo il pensiero del saggio. Difatti, un anno dopo lui è lì, davanti al sapiente 

Nel frattempo, l’uomo dabbene ha preparato un messaggio nell’eventualità del ritorno del malato d’amore, sapendo pure che non sarebbe riuscito ad annullare con la sua forza, la potenza di un amore vero.

<<Prima che parli, ascolta cos’ho da dirti>>, esordì il maestro di vita. Non pronunciò parola alcuna e, dirigendosi verso uno strumento musicale, suonò e cantò una canzone, questa:

MARE SCURO NERO AMARO

AMORI PERDUTI NEI VICOLI CIECHI
ADESSO TU PIANGI CON LACRIME AMARE
CHE CADONO IN TERRA BAGNANDO L’ASFALTO
E VAI NEL SILENZIO SENTENDOTI PERSO.

NON FARE LO SCEMO, NON PERDERTI ADESSO;
CI VUOLE CORAGGIO, MA TU NON LO TROVI
EPPURE SI VEDE GUARDANDOTI INTORNO,
E’ LA’ CHE TI ASPETTA, E’ DONNA GIA’ FATTA.

E L’AZZURRO, ADESSO E’ NERO,
QUESTO AMORE SENZA IL VELO
TI CONFONDE DENTRO UN MARE,
DI ACQUE SCURE, NERO AMARO DENTRO TE

UN ANNO E’ PASSATO, TI HO PERSO DI VISTA
NON SONO SICURO CHE TU SIA CAMBIATO
MA TORNI A CERCARMI PERCHÉ HAI BISOGNO
DI AVERE UN’IDEA DI COME PREGARE.

NON DIRMI CHE HAI FEDE, PERCHÉ? NON CI CREDO,
TU VUOI SOLO STARE SOLTANTO A GUARDARE
INVECE DOVRESTI RIFARE I TUOI PASSI
INCONTRO ALLA VITA CHE CREDI NEMICA.

E L’AZZURRO, ADESSO E’ NERO,
QUESTO AMORE SENZA IL VELO
TI CONFONDE DENTRO UN MARE,
DI ACQUE SCURE, NERO AMARO DENTRO TE.

E L’AZZURRO, ADESSO E’ NERO,
QUESTO AMORE SENZA IL VELO
TI CONFONDE DENTRO UN MARE,
DI ACQUE SCURE, NERO AMARO MA PERCHÉ.

(ASCOLTA LA CANZONE AVVIANDO IL LETTORE QUI SOTTO)

Il saggio sapeva quale sarebbe stato l’epilogo di una storia d’amore mai nata, eppure tanto passionale, da non lasciare spazio a dubbi: Al di là delle prese di coscienza e posizione della vittima dell’amore,  però, la perplessità rimane come un interrogativo che non avrà risposta:

Perché?

L’ultimo verso fa percepire chiaramente l’epilogo.

E l’uomo, dopo avere ascoltato il messaggio contenuto nella canzone appena udita si congeda dal saggio. Una stretta di mano; Un addio, pronunciato con l’amaro in bocca.

 

mare scuro nero amaro

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Di Gianni Nachira

E' presto detto: Da lavoratore, una volta raggiunta la pensione, sono riuscito a prendere in mano il sacco dove per anni sono state rinchiuse le mie passioni in campo artistico. Non è stato facile, perché l'età e l'impossibilità di farlo a tempo debito hanno parlato chiaro: "NON PUOI". Al ché io ho risposto: "Ma davvero?" Allora mi sono cimentato a fare teatro, a fare musica. FARE, CREARE, senza mollare e nonostante le difficoltà che la vita ancora oggi mi pone ad ostacolo, proseguo imperterrito sfidando il fato che da quasi sessant'anni mi assegna una sorte avversa. In questo mio sito ho messo insieme una parte di me e continuerò a farlo perché rimanga traccia di una storia di vita forse banale, ma comune a molti.

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